Sentiero escursionistico La ruota e l'acqua - Piccoli mulini nel vallone di Massello

Caratteristiche del sentiero

periodo consigliato per la visita: da giugno a ottobre
durata: percorso intero 4 ore, è possibile fare percorsi ridotti
dislivello: 520 m circa da quota 1085 m a 1609 m
grado di difficoltà: escursionistico
percorso: Campo La Salza, Ciaberso, Porince, Occie, Gros Passet, Balsiglia, Piccolo Passet, Reynaud, Roberso, Centrale, Campo La Salza
tipo di segnalazioni: in legno con la scritta "La ruota e l'acqua"
presenza di bacheche informative sul percorso: no

Quattro mulini per cereali
Uno splendido vallone alpino
Dieci borgate caratteristiche
Il sentiero è intitolato a Guido Baret, appassionato studioso di storia locale, che per primo si è occupato dei mulini della Val Germanasca.

Ha scritto il quaderno di documentazione della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca. "Gli antichi mulini e frantoi per noci della Val Germanasca" , che è stato punto di partenza e fonte di notizie essenziali per la realizzazione di tutte le iniziative illustrate nel presente depliant.

Le nuove tendenze dell'escursionismo alpino, che mirano sempre più ad unire il piacere dell'esercizio fisico a quello dell'arricchimento culturale, ha fatto nascere una proficua collaborazione tra il CAI Val Germanasca, la Scuola Media di Perrero ed alcuni Enti Locali. Ne è nato un itinerario escursionistico che unisce i piccoli mulini ad asse verticale del vallone di Massello. Il tracciato è attrezzato con segnaletica in legno preparata dai ragazzi della Scuola Media di Perrero.

In considerazione dell'ambiente montano è consigliato l'uso di scarponcini.

Il percorso tocca ben 4 mulini nel territorio del Comune di Massello, che conserva una natura intatta ed incontaminata, dove probabili sono gli avvistamenti di animali selvatici. Lungo il percorso, adatto a tutti, si incontrano la chiesa cattolica ed il tempio valdese, testimoni anche della compresenza di queste due fedi religiose, ed alcune meridiane recanti motti di antica saggezza.

Il sentiero domina a mezza costa il vallone , offrendo un panorama di prim'ordine su tutte le antiche borgate e sulla bellissima cascata del Pis. Alcuni musei ed esposizioni culturali offrono la possibilità di conoscere più a fondo la realtà dei mulini per cereali di montagna e le scuolette Beckwith ( antiche scuole valdesi che hanno permesso l'istruzione anche nei villaggi più remoti). Il museo della Balsiglia, facente parte della catena dei musei Valdesi presenti nelle Valli Germanasca e Pellice, concentra invece l'attenzione sul ritorno dei valdesi dall'Esilio ( Glorioso Rimpatrio 1689) e sull'assedio da parte delle truppe franco-sabaude.

In considerazione delle precarie condizioni di alcuni mulini se ne sconsiglia l'ingresso.

Descrizione percorso (2002)

Il sentiero parte in prossimità di una bacheca nei pressi del ponte prima dell'area attrezzata di Massello (parcheggio). Da qui , con un breve tratto tra bosco e prato si giunge al primo pannello esplicativo, il sentiero piega a destra (cartello) inoltrandosi nel bosco. Deviando a sinistra sarà invece possibile visitare i ruderi del mulino di Campo la Salza.

Dopo una breve salita si giunge ad incrociare un sentiero che prosegue in piano. Il nostro percorso prosegue a sinistra (cartello) e da qui si porta ad una chiarìa nei pressi di una casa, dalla quale seguendo le tracce rosse e gialle si giunge in breve alla borgata CIABERSO (fontana ed esposizione sui mulini presso la scuola valdese). Attraversata la borgata si imbocca una pista forestale che dopo poche centinaia di metri raggiunge la strada asfaltata, che si segue in leggera salita fino alla borgata PORINCE (fontana).

Attraversata la borgata si imbocca un sentiero sulla destra che parte in prossimità di una casa recentemente ristrutturata. Il sentiero giunge dopo una breve salita ad un quadrivio presso il quale un cartello indica di proseguire sulla pianeggiante traccia di sinistra. Il sentiero perviene quindi ad attraversare due piccoli corsi d'acqua ed a una salita decisa che porta ad un pannello illustrativo presso il quale un cartello indica di imboccare il sentiero a sinistra che permette di raggiungere il mulino di OCCIE.

Dal mulino il sentiero sale erto per una decina di metri e porta alla borgata (fontana). Giunti in prossimità della prima casa si gira a destra poi subito a sinistra. Dal parcheggio della borgata si imbocca un sentiero che scende verso sinistra (cartello) e ignorando i vari bivi si giunge alla borgata AIASSE.

Dalla borgata si imbocca una pista forestale che sale verso destra fino a superare il primo tornante; dopo poche centinaia di metri si noterà sulla sinistra un muretto a secco, superato il quale il sentiero (poco evidente) abbandona la pista forestale per arrampicarsi prima verso sinistra , poi con alcuni ripidi tornanti si inoltra in un boschetto di noccioli.

Da qui, seguendo la traccia principale per un lungo tratto si raggiunge un ruscello (cartello) che si attraversa per imboccare un sentiero che prima prosegue in piano, poi scende fino alla borgata GROS PASSET (mulino ristrutturato e prossimamente funzionante e visitabile, fontana).

Da Gros Passet si segue la strada asfaltata che scende in pochi minuti fino alla borgata PICCOLO PASSET (fontana). Giunti alla borgata in prossimità della prima casa sulla destra , un cartello indica di imboccare un sentiero che scende e quasi subito gira a destra, scendendo fino ad un bel ponte di legno che valica il torrente Germanasca. Attraversato il ponte il sentiero piega a sinistra e costeggiando il torrente giunge al mulino di Gorjo Trounno (visitabile).

Dal mulino il sentiero costeggia il prato e si infila verso destra nel bosco.

Non abbandonando mai la traccia principale si giunge dopo alcuni saliscendi al limitare di un' ampia zona prativa. Costeggiando i prati sul bordo di sinistra si giunge ad un ponte, attraversato il quale si imbocca verso destra una pista forestale che ci conduce alla borgata REYNAUD (fontana, tomini). Dalla borgata si segue la strada asfaltata che in poche decine di minuti conduce alla partenza.

Sentiero Comunità Montana - A CONTATTO CON LA NATURA INCONTAMINATA

Didiero - Balsiglia (Salza di Pinerolo - Massello)

Didiero 1210m - Serre 1332m - Cabitte 1750m - Vallone del Ghinivert 1560m - Balsiglia 1370m. Tempo complessivo: 5 ore.

Escursione interessante in zona molto panoramica. La salita si compie in zona soleggiata. La seconda parte dell'escursione si sviluppa attraverso i contrafforti del M. Laparé e nel fresco vallone del Ghinivert, ricco di memorie storiche legate alla storia valdese ed alla Resistenza.

Portarsi a Didiero capoluogo del Comune di Salza di Pinerolo. Da qui imboccare la stradina che sale in mezzo alla borgata o seguire la carrozzabile che conduce a Campoforano dove si trova la Chiesa della Natività.

Portarsi quindi, attraverso la comba, al Serre, borgata che deve il suo nome alla bella posizione dominante. Seguire quindi la mulattiera che sale all'ultima borgata di Missiera, superata la quale ci si dirige verso due case presso cui il sentiero si divide in due: abbandonare il sentiero che prosegue il piano verso sinistra per imboccare quello sulla propria destra, dopo una ripida salita, si perviene ad una baita diroccata: ci si dirige ancora verso destra, appena dopo la baita, passando sul vallone di Massello. Ora si attraversa per un tratto sotto cresta, passando sotto alle case di Cabitte. Ci si trova nuovamente davanti ad una biforcazione: con una breve digressione è possibile salire a Colletto da cui si gode di un vasto panorama su tutto il vallone di Salza. Per seguire invece il nostro itinerario bisogna continuare sulla sinistra con una mulattiera che procede a mezza costa tra boschi di larice e faggio. A venti minuti dal bivio si raggiunge un sito molto panoramico con bella vista sulle borgate di Ciaberso, Roberso, Piccolo Passet e Porte di Massello. A questo punto inizia un lungo tratto di traversata caratterizzata dal superamento di numerose combe erose dalle acque selvagge. Man mano che si procede nel contornare i costoni del Laparè, il panorama cambia e si estende verso l'alto vallone di Massello. Anche il sentiero diventa più agevole e in circa due ore di traversata ci conduce nell'ampio vallone del Ghinivert, nei pressi del Rio di Pietra Acuta. Ora il sentiero scende a raccordarsi alla strada carrozzabile di recente costruzione che sale alla bergeria del Ghinivert. Da qui si può scendere a Balsiglia seguendo la strada sterrata, oppure con una breve digressione si può raggiungere la sella erbosa di Castello che durante l'assedio della Balsiglia del 1689-90 i Valdesi avevano interamente fortificato per resistere agli attacchi del maresciallo di Francia, Catinat del De Feuquières. Da Castello in pochi minuti si scende a Balsiglia, seguendo un ripido e malagevole sentiero tracciato proprio a monte delle case. Qui merita un'accurata visita il Museo Valdese in cui è allestita la Mostra commemorativa del Glorioso Rimpatrio. Nei pressi sono inoltre presenti alcuni mulini per cereali ed è visitabile il mulino "Gorgjo Trounno".

Sentiero toponomastico escursionistico Arturo Genre

Informazioni: Associazione Vallescura 0121.803134 - 0121.808646 - 0121.804960 - 339.7793867 - 335.1436066 mail:  tronfamily@gmail.com - www.chisone-germanasca.torino.it- sez. escursioni

Segnavia: tacche rosse e gialle

Note: è un sentiero toponomastico, naturalistico nella zona tra Massello e Maniglia che interessa diverse località care ad Arturo Genre linguista, autore del dizionario del dialetto occitano della Val Germanasca. Il sentiero VS1, ben segnalato, è adatto a qualsiasi tipo di escursionista purchè allenato. Si snoda all'interno di valloni incontaminati e borgate ancora intatte. Si attraversa una vecchia miniera di talco, antiche cave di pietra, alpeggi e luoghi panoramici.
Attenzione la variante VS1A presenta dei tratti esposti, in parte messi in sicurezza con cavi di acciaio. Anche se più breve, essendo più impegnatio, comporta lo stesso tempo di percorrenza del tratto a valle del percorso ad anello (VS1)

Dislivello: 730 m

Tempo di percorrenza: intero anello VS1 - 5,30 ore - variante VS1A - 2 ore

Periodo consigliato: da marzo a novembre

Sentiero degli Alpini

Il sentiero degli Alpini inizia al Colle Mourefreit (2769 m) e termina al Colle dell'Arcano (2781 m).
Il percorso si svolge tutto sulle pendici del monte Ruetas, in alta quota, ed offre una splendida vista sul pianoro del Pis e sulle montagne circostanti. La vecchia strada militare, molto dissestata, è stata completamente riattata nel 2001, per iniziativa dei volontari del Soccorso Alpino della Val Germanasca.

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